1. Il secondo comma dell'articolo 237 del codice civile è sostituito dal seguente:
«In ogni caso devono concorrere i seguenti fatti:
1) che la persona abbia sempre portato il cognome del genitore che essa pretende di avere;
2) che il genitore l'abbia trattata come figlio e abbia provveduto in questa qualità al mantenimento, alla educazione e al collocamento di essa;
3) che sia stata costantemente considerata come tale nei rapporti sociali;
4) che sia stata riconosciuta in detta qualità dalla famiglia».